L’anonimo del “Ponte del Diavolo” è di Oleis e spopola in rete

Il Messaggero Veneto del 22 febbraio 2014 parla di Alberth Mayhem (alias Alberto Misano)

Il Messaggero Veneto del 22 febbraio 2014 parla di Alberth Mayhem (alias Alberto Misano)

Da Il Messaggero Veneto di sabato 22 febbraio 2014.

UDINE. È un trentaseienne di Oleis l’autore del romanzo noir
Il Ponte del Diavolo, che tanta curiosità sta suscitando sulle piattaforme on-line. Alberto Misano, conosciuto in rete con lo pseudonimo di Alberth Mayhem, è uscito allo scoperto ieri sera, durante la prima presentazione pubblica del suo libro, ospitata nello spazio giovani di Arteni, a Tavagnacco (UDINE).
Il Ponte del Diavolo, dopo otto settimane, è ancora in testa alla speciale classifica Mistero e Gialli di Lulu.com, la piattaforma dove Misano ha autopubblicato il suo lavoro, scalando la classifica sia tra le edizioni eBook sia tra quelle cartacee.

Durante la serata da Arteni, Misano, che nella vita si occupa di comunicazione e nuovi media, ha raccontato perché ha scelto di scrivere dietro pseudonimo. «L’ho fatto per facilitare il mio processo creativo, visto che non scrivo per mestiere. Per uscire dagli assilli della quotidianità, in questa maniera, impersonandomi in Mayhem, riesco a scrivere e a dire le cose in maniera piú diretta». Una scelta evidentemente azzeccata, visto il successo ottenuto in rete. «Non mi aspettavo questo clamore – aggiunge il giovane autore -. Ho pubblicato il romanzo su sollecitazione di alcuni amici che l’avevano letto, ed è andata bene, oltre ogni mia aspettativa». Sulla scia di questa popolarità, Misano pensa già a una seconda pubblicazione. «Non ho smesso di scrivere – spiega – e ho già una storia in testa e molti appunti che piano piano stanno prendendo forma. Presto ci sarà un’altra opera in circolazione». Sarà sempre diffusa on line? «Penso di sí, è un modo di lavorare immediato e veloce. Mi sono trovato bene e credo che continuerò su questa strada». Il romanzo di Misano (acquistabile in versione cartacea e per eBook su Lulu.com) ha come sfondo Cividale e il fiume Natisone, luoghi in cui si sviluppa la storia di Rebecca Carinci, classica ragazza di provincia i cui sogni giovanili si scontrano violentemente con una cruda realtà.

Alessandro Cesare

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Link alla versione on-line dell’articolo sul sito web de Il Messaggero Veneto

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