L’eBook Il Ponte del Diavolo anche sul Messaggero Veneto

Friulano debutta con pseudonimo: Il Ponte del Diavolo di Alberth Mayhem su Il Messaggero Veneto

Friulano debutta con pseudonimo: Il Ponte del Diavolo di Alberth Mayhem su Il Messaggero Veneto

Friulano debutta con pseudonimo: ecco l’ebook “Il Ponte del Diavolo”.

L’ebook d’esordio di Alberth Mayhem.

Friulano debutta con pseudonimo: ecco l’e-book “Il ponte del Diavolo”

Messaggero Veneto del 28 dicembre 2013 —   pagina 47   sezione: Cultura – Spettacolo
CIVIDALE Segno dei tempi che cambiano: dal libro all’ebook, dalla carta al tablet. Nuova forma, nuova veste e ben poche affinità contenutistiche rispetto al precedente per eccellenza (Vedrò Singapore?, di Piero Chiara) e, pure, al recente omaggio di Niccolò Ammaniti (il delizioso Io e te: scena iniziale e conclusione nella cittadina ducale) per la terza apparizione letteraria di Cividale, Il ponte del Diavolo, noir appena distribuito in versione, appunto, digitale. Fresca di presentazione, in diretta nazionale, su Radio 24, l’opera è frutto della fantasia di un autore friulano al debutto (che ha scelto di operare sotto pseudonimo: Alberth Mayhem), ispirato dalle atmosfere e dalle suggestioni notturne della forra del Natisone.

Ediz. eBook - Il ponte del diavolo di Alberth Mayem

Il ponte del diavolo cividale del friuli romanzo Alberth Mayem – eBook iPad copertina

Proprio da esse l’idea: legare inscindibilmente il romanzo al fiume, a quel ponte del Diavolo che rappresenta il simbolo tanto del corso d’acqua quanto della città. È così, dalle arcate dell’infrastruttura, che la protagonista Rebecca Carinci, bancaria ventiquattrenne sospettata del brutale omicidio della ricchissima Lorraine De Dietrich, vede pendere, durante un’escursione in canoa, la sagoma di una donna bionda impiccata. Dalla macabra scena (suicidio od omicidio-avvertimento?) l’avvio di una storia popolata da «imprenditori senza scrupoli, viziosi superiori, avvocati rampanti, banche sanguisughe, frati inquietanti e trafficanti internazionali». Insomma, chi più ne ha più ne metta: un po’ di tutto in questa vicenda che si srotola come «una discesa agli inferi, apparentemente senza fine», e nella quale la ricerca di una via di fuga induce Rebecca – «classica ragazza di provincia» – a rivisitare, via via, il proprio senso del limite e del lecito. Terza apparizione letteraria, si diceva. In realtà non è corretto, o per lo meno non del tutto: bisognerebbe accostarci l’aggettivo italiana, a indicare l’appartenenza. Al recente lavoro di Alberth Mayhem si affianca, infatti, un ulteriore romanzo (uscito da poco) ambientato in città, un giallo in formato, però, tradizionale. L’autore è salisburghese, il testo – conseguentemente – tedesco: «Ci piacerebbe promuoverne la traduzione», commenta l’assessore comunale alla cultura Daniela Bernardi. «Ne siamo venuti a conoscenza per puro caso – racconta quindi –: l’opera, che ci ha lasciato entusiasti, fornisce un minuzioso quadro storico-artistico dei nostri tesori e può dunque rappresentare una sorta di guida per i tanti turisti che arrivano in visita dall’Austria. Abbiamo inoltrato allo scrittore, a titolo di ri ngraziamento, una raccolta di materiale sulla cittadina ducale. Il libro è stato presentato per la prima volta a Salisburgo, alla fine di novembre: confidiamo di replicare in loco a breve, per diffonderne la conoscenza». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Qui il link all’articolo sul Messaggero Veneto on-line

Qui la Rassegna Stampa completa.

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Il libro eBook Il Ponte del Diavolo di Alberth Mayhem su Il Messaggero Veneto

5 Responses to “L’eBook Il Ponte del Diavolo anche sul Messaggero Veneto

  • Dopo lo spottone che gli hai fatto su Radio 24 parlando di Cividale, sito turistico di nicchia, patrimonio Unesco, Longobardi ecc. quelli del Comune di Cividale dovrebbero minimo minimo darti una medaglietta 😉

    • Guarda, mi basterebbe che comprassero qualche copia per aiutarmi nei progetti futuri: la volontà è quella di poter offrire anche la versione tradizionale cartacea. Spesa che spero di riuscire un giorno a sostenere con le vendite della versione eBook.

      Per questo se “Il Ponte del Diavolo” vi è piaciuto consigliatelo ai vostri amici/parenti/conoscenti.

      Approfitto per chiedere cortesemente, data la premessa, di NON favorire la diffusione illegale del libro che, tra l’altro, non ho voluto proteggere con D.R.M. e lucchetti elettronici. Mi fido di te lettore!
      Gli scrittori esordienti hanno una speranza solo se sostenuti da te, lettore. GRAZIE!

  • Ahimè no, non mi hanno regalato alcunchè :-(
    Sarà perchè, come dice il mio amico Ivo, sono un cane sciolto e do fastidio, chissà?
    Sul resto che dire…concordo sul fatto che la risorsa turistica sia lo straniero più che l’italiano, quindi vedo molto sensate le traduzioni di opere italiane in lingua tedesca o altro, meno logiche invece la traduzione di opere straniere in italiano. Tra l’altro questa non è solo la mia opinione ma anche quella di tutti i Cividalesi con cui oggi ho parlato nei bar e attività commerciali mentre consegnavo i volantini del mio libro.
    Quanto alle esortazioni che mi fate: non conosco nè il sindaco Balloch nè l’assessora Daniela Bernardi e non vado a chiedere la carità. Se voi li conoscete mettete una buona parola per me, grazie 😉

  • Do ragione ad Andrea. Alberth Mayhem fatti tradurre dal Comune di Cividale il tuo libro in tedesco almeno, visto che illustra abbondantemente molti angoli di Cividale già dai primi capitoli. Una chicca che sei stato bravo a scovare e valorizzare è l’affresco nella chiesa di San Giorgio in Vado a Rualis raffigurante l’assassionio di Thomas Becket arcivescovo di Canterbury.
    Bravo Alberth Mayhem e fatti valere da quelli del Comune di Cividale!!!
    Per il Comune di Cividale: VALORIZZIAMO i PRODOTTI ITALIANI e FRIULANI prima di regalare soldi ai tedeschi!
    PS: visto che anche tu valorizzi i tesori artistici di Cividale hanno regalato anche a te le guide su Cividale come hanno regalato al tipo tedesco citato nell’articolo?

  • Ma scusate…il Comune di Cividale vuole pagare con soldi dei cittadini la traduzione in italiano di un libro tedesco. Perchè? Se non vi siete accorti CI SONO GIA’ FIOR FIORE di GUIDE ITALIANE!!!
    Abbiamo veramente bisogno di tradurre in italiano una guida nata come tedesca?
    MA STATE SCHERZANDO? Uè, sapete che c’è la crisi e la gente non arriva a fine mese?
    Se è per fini turistici allora pagate le traduzioni di guide/libri italiani in lingue straniere (tedesco, inglese o quello che volete). Sono gli stranieri la vera fonte del turismo, sveglia!!!
    Alberth Mayhem non ti conosco ma fatti valere, se quelli del Comune di Cividale hanno soldi da buttare/regalare ai tedeschi fatti tradurre pure tu il tuo libro in tedesco o inglese!!! Auguri!

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